venerdì 19 giugno 2015

Il pesce cotto alla griglia!

Il pesce alla griglia è il piatto perfetto per un antipasto o un secondo estivo, ma spesso questo tipo di cottura scoraggia a causa delle carni tenere del pesce, che si rompono o si bruciano facilmente. In realtà seguendo dei semplici accorgimenti non è così tanto difficile ed è perfetta per molti tipi di pesce!



È un tipo di cottura particolarmente indicato per i pesci che hanno una carne più compatta e resistente come le sarde, il tonno, lo sgombro, il pesce spada, la cui carne non si sfalda anche se sottoposta a questo tipo di cottura.

Alla griglia possiamo cucinare anche ottimi spiedini di pesce con frutti di mare, molluschi e crostacei, ecc. I loro sapori naturali si sposano alla perfezione con il sapore di questa cottura che ne mantiene intatte anche le qualità organolettiche.

Tipi di pesci come seppie, totani e polpi possono essere cotti alla griglia solo se di piccole dimensioni, perché tendono a divenire facilmente duri e gommosi. La cottura deve essere breve e a temperatura non molto elevata.

Durante la cottura il pesce sviluppa una crosticina di pelle grazie alla quale la polpa mantiene il sapore naturale e genuino. Le temperature di cottura per il pesce devono essere inferiori rispetto a quelle utilizzate per la carne, inoltre i tranci o bistecche di pesce devono essere tenute più lontane dalla sorgente di calore (una distanza di almeno 30 cm dalle braci).

Uno dei vantaggi di questo tipo di cottura è che il pesce mantiene il suo sapore naturale 
Inoltre è ideale per pesci grassi e semigrassi (come anguilla, sgombro...) in quanto scioglie parte del loro grasso insaporendo le carni e rendendo al contempo il pesce più leggero!

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