Uno di questi momenti è sicuramente rappresentato dalla preparazione all’esame di Maturità: fine di un lungo percorso e inizio di una nuova fase, la maturità mette a dura ogni studente che si appresta alla fase di studio e di ripasso. Infatti è molto più probabile che in quei giorni si passi dalla montagna di libri al bricco di caffè alle pagine di wikipedia, magari trascurando colazione, pranzo e cena per ricorrere a integratori alimentari e bevande energizzanti.
Niente di più sbagliato: la corretta alimentazione è importante per affrontare lo stress e la fatica di questo rush finale e per migliorare la memoria e la capacità di concentrazione indispensabili da qui fino al giorno dell’esame orale. Ecco qualche suggerimento e consiglio per affrontare al meglio gli ultimi giorni di studio dal punto di vista alimentare.
Ci sono alimenti specifici che aiutano in modo naturale a trovare la giusta energia e concentrazione e a stimolare la funzione mnemonica senza dover ricorrere a farmaci o integratori. In prima linea ci sono i carboidrati (pasta, riso e pane possibilmente integrali), vero carburante per il cervello, che danno energia nel lungo periodo, assicurando la concentrazione per diverse ore di fila ed evitando un calo glicemico a fine mattinata.
Ci sono alimenti specifici che aiutano in modo naturale a trovare la giusta energia e concentrazione e a stimolare la funzione mnemonica senza dover ricorrere a farmaci o integratori. In prima linea ci sono i carboidrati (pasta, riso e pane possibilmente integrali), vero carburante per il cervello, che danno energia nel lungo periodo, assicurando la concentrazione per diverse ore di fila ed evitando un calo glicemico a fine mattinata.
Altri alleati preziosi sono frutta e verdura, da consumare in abbondanza senza restrizioni, perché il loro ricco contenuto di vitamine, fibre e minerali permette all’organismo di funzionare al meglio. Non eliminare le proteine, amiche dei muscoli e dell’intelligenza: nel pesce, ad esempio, sono presenti dei grassi chiamati polinsaturi, necessari per il metabolismo, utili per l’assorbimento delle vitamine liposolubili e per migliorare la memoria.
I pesci grassi, infatti, sono perfetti per affrontare questo momento di fuoco: gli oligoelementi e gli omega 3 e omega 6 contenuti nella polpa hanno un effetto benefico sulla memoria e sull’umore e al contempo riducono l’ansia. Questi acidi grassi stimolano il rilascio di endorfina, ormone che svolge un’azione di sostegno all’umore (che non guasta mentre si prepara un esame) e aiuta a mantenere alta la concentrazione.
Giocano un ruolo fondamentale anche sali minerali come ferro, magnesio e potassio, chiamati a combattere il senso di stanchezza, ridurre nervosismo e ansietà e a mantenere equilibrata la pressione sanguigna. Ecco allora l’importanza di assumere nelle giuste quantità anche carboidrati e proteine, cercando di evitare il più possibile i grassi saturi che impegnano a lungo la digestione e sottraggono sangue al cervello. Sì a carne, uova, cereali, latticini e (tanto) pesce azzurro, il migliore apportatore di magnesio e garante di notti di sonno ristoratore. Se non si dorme bene, infatti, non si studia neanche bene.
Da bandire invece gli alimenti ricchi di zuccheri raffinati come bevande gasate, biscotti, merendine e caramelle, che assicurano subito un picco glicemico per poi far precipitare rapidamente l’organismo verso il calo ipoglicemico. Meglio limitare infine l’uso di caffè e tè, che possono disturbare il sonno, mentre il riposo è indispensabile in periodo di esami.
I pesci grassi, infatti, sono perfetti per affrontare questo momento di fuoco: gli oligoelementi e gli omega 3 e omega 6 contenuti nella polpa hanno un effetto benefico sulla memoria e sull’umore e al contempo riducono l’ansia. Questi acidi grassi stimolano il rilascio di endorfina, ormone che svolge un’azione di sostegno all’umore (che non guasta mentre si prepara un esame) e aiuta a mantenere alta la concentrazione.
Giocano un ruolo fondamentale anche sali minerali come ferro, magnesio e potassio, chiamati a combattere il senso di stanchezza, ridurre nervosismo e ansietà e a mantenere equilibrata la pressione sanguigna. Ecco allora l’importanza di assumere nelle giuste quantità anche carboidrati e proteine, cercando di evitare il più possibile i grassi saturi che impegnano a lungo la digestione e sottraggono sangue al cervello. Sì a carne, uova, cereali, latticini e (tanto) pesce azzurro, il migliore apportatore di magnesio e garante di notti di sonno ristoratore. Se non si dorme bene, infatti, non si studia neanche bene.
Da bandire invece gli alimenti ricchi di zuccheri raffinati come bevande gasate, biscotti, merendine e caramelle, che assicurano subito un picco glicemico per poi far precipitare rapidamente l’organismo verso il calo ipoglicemico. Meglio limitare infine l’uso di caffè e tè, che possono disturbare il sonno, mentre il riposo è indispensabile in periodo di esami.
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